Presentazione esposta durante l’incontro di Federmanager Minerva Liguria del 1° luglio 2021
Slide per incontro Minerva del girono 1 luglio 2021 v.1
Secondo Evento Minerva Liguria del 2021 svoltosi il 12 maggio
“PARTIRE E TORNARE:
Cosa ci spinge a costruire la nostra carriera all’estero? E quali sono le motivazioni per il ritorno? Parliamo di scelte, crescita e valore aggiunto delle donne nel panorama internazionale”
Partiamo anche questa volta da dove ci eravamo lasciati un paio di mesi fa sulle pagine di questa rivista ..dall’evento del 5 marzo che ha dato il “la” ai successivi eventi Minerva che vedranno come protagoniste le nostre Inspiring Women .. e a maggio c’è stata la partenza … la sfida che, se vinta, ci consentirà di diventare artefici di noi stesse e protagoniste del nostro futuro è finalmente iniziata .. e alla grande … con l’evento del 12.
Alcune delle Inspiring Women che cercavamo le abbiamo “scovate” in Italia e nel mondo e, non appena contattate, hanno accettato subito e con entusiasmo il nostro invito.
Di vere inspiring women si è trattato. Ce l’hanno dimostrato loro stesse attraverso la narrazione avvincente delle loro esperienze professionali ed umane, contribuendo così, in qualche modo, a far crescere nelle donne la consapevolezza che il soffitto di cristallo che contrasta il nostro desiderio di crescere si può rompere.
Abbiamo incontrato persone uniche, con storie differenti, con attività professionali e collocazioni geografiche diverse, ma con la stessa forza d’animo, la stessa intraprendenza, determinazione e passione… tutte caratteristiche che, non smetteremo mai di sottolinearlo, consideriamo importanti, insieme all’internazionalità, per la crescita professionale delle donne. Proprio sul focus dell’internazionalità saranno incentrati, oltre a quello appena svolto, buona parte degli eventi di Minerva di quest’anno che abbiamo denominato, nel loro complesso, “Take me on a journey: una carriera cosmopolita può rompere il soffitto di cristallo?”
Riesco a descrivere solo in parte le emozioni che, con i loro racconti, le nostre Inspiring Women ci hanno trasmesso e per questo vogliamo che continuino a partecipare al nostro corso. Siamo certe che lo faranno. Ce l’hanno promesso, così come ce l’hanno promesso i relatori del nostro primo evento del 5 marzo, non ultimi i rappresentanti delle istituzioni liguri che ci hanno onorato della loro partecipazione.
Nell’evento del 12 maggio, dal titolo “Partire e Tornare?: Cosa ci spinge a costruire la nostra carriera all’estero? E quali sono le motivazioni per il ritorno? Parliamo di scelte, crescita e valore aggiunto delle donne nel panorama internazionale”, si è scelto di concentrare l’attenzione in particolare sul tema della partenza di donne professioniste verso un’attività all’estero e sull’eventuale loro ritorno in Italia.
In tale occasione abbiamo chiesto alle nostre Inspiring Women di raccontarci la loro esperienza di donne che hanno formato la loro carriera all’estero nel management, nella ricerca, nel mondo imprenditoriale, raggiungendo livelli professionali molto elevati, per capire dalle loro storie gli insegnamenti che ne hanno tratto, le sfide che hanno incontrato nei loro diversi ambiti e se e come l’essere internazionali le ha migliorate, come professioniste e come persone. Ci hanno spiegato le ragioni delle loro scelte di partire e poi, per alcune di loro, successivamente di tornare, mentre per altre di restare all’estero.
Alcune di loro hanno infatti deciso di andare all’estero e, successivamente, di rientrare in Italia, portando arricchimento ed idee al territorio di appartenenza, altre invece hanno deciso di restare all’estero rilasciando valore al Paese ospitante, ma senza per questo “dimenticare” il nostro Paese, né dal punto di vista affettivo, né da quello professionale, contribuendo comunque in qualche modo alla sua crescita.
Come ho già detto, non riuscirò certamente in poche righe a riassumere quanto ci hanno raccontato, né le emozioni che ci hanno trasmesso parlando di se stesse, ma qualcosa provo a sintetizzarvi…potrete peraltro rivedere l’intero evento nella registrazione integrale disponibile su YouTube.
Carmencita Bua, la prima relatrice, ci ha raccontato brevemente della sua lunga ed interessantissima esperienza professionale e di vita condotta negli Stati Uniti, in massima parte nell’area di Boston, dopo la sua partenza dall’Italia avvenuta nel 1998. Di “esperienza in movimento” si è trattato, come lei stessa, persona eclettica di altissima professionalità, l’ha sinteticamente definita. Instancabile e sempre fortemente impegnata nella sua professione, Carmencita è riuscita comunque a non far mai mancare, durante il suo percorso a cavallo tra due continenti, l’attenzione alla sua famiglia di cui fanno parte tre figli ora poco più che ventenni.
Nel 2019, in piena pandemia, ha deciso di rientrare in Italia, per mettersi in gioco di nuovo con un’attività imprenditoriale del tutto nuova, investendo in un’azienda agricola storica per l’agronomia italiana ed europea, per la creazione della prima scuola internazionale per studenti neurodivergenti in un posto splendido in Toscana, da lei definito ideale per loro. Dando prova, così facendo, della sua grande capacità di coniugare altissime professionalità e grande umanità…
La determinazione e l’entusiasmo con cui ha saputo affrontare le molte difficoltà incontrate nel suo percorso, che mi ha un po’ raccontato in occasione di una lunga chiacchierata con lei di qualche tempo fa, costituiscono, per tutte noi, un esempio e, per chi di noi donne pensa non si possa sperare nell’impossibile e ci si debba arrendere, uno sprone a non mollare mai.
Anche la seconda delle nostre relatrici, Orietta Campironi, ha vissuto un’ampia esperienza internazionale in contesti geografici sempre mutevoli e diversi, operando per diversi anni nel campo della gestione di progetti internazionali in grandi organizzazioni, con team multiculturali, e, come testimoniato anche dalle altre relatrici, le sue competenze ed il suo talento, insieme ad una dose significativa di determinazione, passione ed entusiasmo, l’hanno fatta accettare ed apprezzare da tutti, uomini e donne, superiori e collaboratori, senza alcuna discriminazione derivante dal suo essere donna. Ha espressamente attribuito il suo essere sempre stata così benevolmente accolta in tutti i suoi contesti professionali in massima parte al fatto di essere stata e di essere tuttora la prima a porsi come eguale e quindi non diversa dai colleghi uomini. In sostanza l’approccio paritetico che ha saputo instaurare con la compagine maschile è stato vincente.
Orietta è di origini lombarde, ma è approdata nel 2017 a Genova per assumere l’incarico di CIO presso Ignazio Messina & C., incarico che ricopre attualmente, coordinando il processo di definizione ed implementazione della strategia di trasformazione digitale e l’introduzione di tecnologie abilitanti e capabilities digitali. Si è dichiarata molto contenta del contesto professionale genovese in cui opera. E’ stata molto piacevolmente sorpresa da Genova fin dal suo rientro dall’estero e al momento ha intenzione di restare nella nostra città, anche se non esclude in futuro di poter andare a vivere altrove per motivi professionali a fronte di eventuali allettanti proposte…
Dopo Orietta è stata la volta di Ester Pescio, genovese di nascita, laureata in fisica con successivo executive MBA e da oltre 15 anni imprenditrice seriale ed executive manager in aziende high tech italiane ed americane. Nel 2013 si è trasferita da Genova a Boston dove risiede e di cui è entusiasta; è attualmente COO e CTO di Pregmune, importante startup americana specializzata nell’analisi di dati medici nel settore della fertilità.
Anche lei non ha rinunciato alla famiglia (ha due figli) riuscendo, con determinazione ed impegno, a conciliare con la famiglia la sua intensa attività professionale.
Si è dichiarata non amante delle abitudini e portata a cambiare vita ed orizzonti spesso e volentieri.
Non ha in previsione di rientrare in Italia, almeno per ora, ma ama profondamente il nostro Paese nei confronti del quale pensa di poter fare molto di più, dal punto di vita professionale, restando a Boston nel contesto attuale; prova ne sia che, nel suo ruolo imprenditoriale, ha deciso di trasferire a Genova buona parte delle attività di ricerca della Pregmune, creando un laboratorio nel nostro territorio che vede impegnati già più di trenta ricercatori, ed ha intenzione di investire ulteriormente per far crescere il suddetto laboratorio ed ulteriori realtà industriali nel contesto genovese.
La testimonianza della quarta relatrice, Alessandra Sciutti, non è stata meno significativa delle precedenti.
Dopo la laurea in Bioingegneria preso l’Università di Genova, sua città natale, e un dottorato di ricerca in tecnologie umanoidi presso la stessa Università, Alessandra ha trascorso due importanti formativi periodi all’estero, prima negli USA (Chicago) e poi in Giappone (Osaka).
Microsoft l’ha nominata nel 2018 tra le Inspiring Fifty, le 50 donne più influenti in Italia nell’High Tech.
Attualmente è ricercatrice presso l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e responsabile dell’unità Contact architetture Cognitive per Tecnologie.
Anche lei ci ha raccontato veramente tanto della sua significativa esperienza professionale; in particolare ha sottolineato quanto per lei sia stato importante aprirsi al mondo, condividere esperienze ed approcci diversi che le hanno consentito di uscire dal guscio, allargare la mente e quindi l’hanno agevolata nella sua crescita, sia come persona sia come professionista.
Alessandra è una giovane manager che, dopo essere cresciuta all’estero, ha deciso di rientrare in Italia, in particolare nella sua città natale che ama e dove ha dichiarato di trovarsi attualmente molto bene; non esclude comunque in futuro di potersi/volersi eventualmente spostare verso altre destinazioni per motivi professionali.
Anche lei, in risposta alle nostre domande, ha evidenziato quanto, per la sua crescita, siano stati determinanti professionalità, entusiasmo ed impegno e come un approccio personale caratterizzato da questi elementi le abbia consentito di superare le difficoltà oggettive che, in quanto donna, si è trovata a dover affrontare nel proprio percorso professionale.
Dopo le nostre quattro relatrici, a suggello dell’evento, è intervenuto il nostro Presidente Marzo Vezzani che ha voluto sottolineare in particolare un paio di aspetti significativi emersi proprio dai racconti delle nostre Inspiring Women: la genovesità del “Partire e Tornare” e l’importanza dell’alleanza fra donne e uomini.
Ha ricordato come i genovesi siano stati fin dai secoli scorsi, avvezzi a partire dalla loro città di origine, ma come, lo siano anche a tornare perché alla loro terra non sanno rinunciare e lo ha fatto citando in particolare il grande Andrea Doria. A suo avviso le nostre relatrici in qualche modo hanno proprio incarnato il modello del “marinaio genovese”, cosa che non possiamo che condividere tutte.
Ha menzionato poi una grandissima imprenditrice ligure, originaria di Chiavari, Ornella Barra, che, insieme al marito Stefano Pessina, è riuscita a creare un impero in ambito farmaceutico negli USA. Alla riuscita del loro progetto imprenditoriale lei ed il marito hanno contribuito in parti uguali, in completa sinergia, testimoniando in questo modo l’importanza dell’alleanza fra uomini e donne che noi di Minerva professiamo dall’inizio del nostro percorso.
Ed ora non ci resta che trarre brevemente le somme su quanto ci ha insegnato questo nostro evento.
Quattro splendide relatrici, con caratteri ed esperienze professionali diverse, ma tutte con un forte attaccamento al nostro territorio ligure, per motivi familiari, di origine o di semplice affezione, e al nostro Paese, anche se oggi residenti all’estero e magari intenzionate a non tornare. Tutte con una forte determinazione, una voglia di mettersi in gioco mai messa in discussione neppure nei momenti di difficoltà intervenuti nel loro percorso di crescita professionale e personale. Un’importante testimonianza quindi, ancora più significativa per la diversità dei loro percorsi di vita e di lavoro, del fatto che, partendo da spiccate competenze e talento, con ferma determinazione ed impegno, sebbene non sia facile perché le oggettive difficoltà sono evidenti e ben note, le donne possono farcela a superare il soffitto di cristallo. Testimonianze che non finiscono qui…. Anzi, siamo solo all’inizio di questo nostro percorso che vedrà protagoniste anche altre influenti professioniste e, con loro, esponenti della compagine maschile che vogliamo come nostra alleata nel nostro progetto Minerva.
Ora, se possibile più di prima, siamo convinte che possiamo farcela insieme. Insieme, uomini e donne e non solo. confrontandosi con tutti gli altri, siano essi genovesi, italiani o stranieri di altri paesi del mondo. Un insieme sempre più allargato quindi. Senza confini geografici né barriere di sesso, per la crescita delle donne e della nostra società.
Per chiudere alcune parole con cui Ester si è raccontata al nostro primo incontro:
“Non hanno alcun valore i confini nazionali/politici. Lasciare ogni essere umano libero di abitare e creare valore dove desidera è una condizione imprescindibile per lo sviluppo umano, tecnologico e sociale.
.. e noi siamo assolutamente d’accordo con lei. “All Together we can”
evento Minerva Liguria del 2021:
There are no sides”:
Uomini e Donne insieme ed alleati nel mondo del lavoro e della formazione”
Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati con l’articolo del nostro Gruppo Minerva del primo numero 2021 della rivista.
“I tempi sono maturi per passare dalle parole ai fatti. Siamo pronte alla sfida:
Dobbiamo, vogliamo e saremo artefici di noi stesse, per noi stesse e per una società nuova!”
ci eravamo detti allora!
Avevamo anche promesso che in occasione del nostro primo evento del 2021, avremmo proposto un punto di vista alternativo e stimolante per il prosieguo del nostro percorso e che, in qualche modo, vi avremmo sorpreso… e così è stato!
Come Minerva, fin dall’inizio del nostro nuovo corso, abbiamo professato di voler raggiungere obiettivi sfidanti e di voler crescere fino a diventare un vero e proprio riferimento per il management femminile del nostro territorio, in piena sinergia, come già sta avvenendo, con associazioni o enti che, a livello territoriale/nazionale/internazionale si pongano obiettivi simili ai nostri ed “in primis” con le colleghe delle altre sedi territoriali di Minerva Nazionale.
Per fare ciò abbiamo convenuto quanto sia importante il contributo di tutte le donne, dalle socie già iscritte a Minerva a quelle che, anche se non Minervine, vorranno comunque diventare parte del nostro corso: già in molte stanno manifestando il loro interesse in tal senso. Ci siamo anche trovate d’accordo sull’importanza del coinvolgimento della compagine maschile nel processo di Diversity poiché solo in questo modo è possibile costruire su basi condivise e veramente inclusive: gli uomini come parte attiva del processo di cambiamento culturale nel mondo del lavoro, ingaggiati fin dal principio nella mission e considerati come alleati. La sinergia dunque diviene l’elemento veramente vincente, non la contrapposizione.
Noi di Minerva in questo crediamo e per questo abbiamo voluto creare un evento introduttivo al nostro progetto Minerva 2021 che ribadisse questo nostro convincimento e aiutasse a capire come tale alleanza fra uomini e donne possa essere alimentata e resa virtuosa, ma anche quali siano i nodi ancora da sciogliere.
L’evento è iniziato con i saluti della Coordinatrice che, con l’occasione, in linea con quanto sopra sintetizzato, ha esposto le motivazioni che hanno portato alla scelta di questo tipo di convegno e ha introdotto l’intervento della Coordinatrice nazionale di Minerva Renata Tebaldi, che ha ribadito con forza la necessità di essere alleati, piuttosto che su fronti contrapposti.
Il convegno è poi proseguito con l’intervento del Sindaco di Genova, Marco Bucci, che ha espresso come, a suo avviso, la disparità di genere, ancora purtroppo fortemente presente nel mondo del lavoro, non debba essere ignorata e quanto sia importante che iniziative come la nostra debbano rappresentare il punto di partenza per la costruzione di una nuova alleanza fra uomini e donne per la riduzione del gender gap in tutti gli aspetti della nostra società. Il Sindaco Bucci ha anche evidenziato un tema importante che sarà ripreso nei nostri prossimi eventi: il merito, la meritocrazia come ingrediente che più di tutti deve essere alla base delle scelte in ambito lavorativo.
Ha altresì sottolineato come il nostro titolo “There are no sides” non debba rimanere un semplice slogan, ma debba trasformarsi in un patto tra le persone, capaci di lavorare insieme e condividere diritti e doveri, a prescindere dal loro genere di appartenenza.
E’ seguito quindi l’intervento di Ilaria Cavo (Assessore Regione Liguria Politiche Socio Sanitarie e Terzo Settore, Politiche Giovanili, Scuola, Università e Formazione, Cultura e Spettacolo) che, anche rispondendo alle domande a lei proposte dalla vice coordinatrice e moderatrice dell’evento, Heidemarie Haupt, ha affermato di essere fermamente convinta di come nel mondo del lavoro e della formazione non debbano esistere fronti e come uomini e donne debbano essere alleati. Ha poi sottolineato una tematica importante per l’Assessorato che dirige: la necessità che ci sia una visione a medio e lungo termine da parte delle aziende in termini di posizioni lavorative richieste affinché la formazione possa dare risposte tempestive anche e soprattutto nell’avvicinare le ragazze alle professioni STEM. Il suo impegno come Assessore è fortemente in questa direzione.
Su una linea similmente attenta alla tematica della formazione è stato l’intervento del Rettore dell’Università di Genova, Prof. Delfino, fautore di una vera e propria “rivoluzione rosa” in Università che tuttavia ha nuovamente ribadito ciò che il Sindaco aveva evidenziato e che a noi, come Minerva, sta particolarmente a cuore, ovvero l’attenzione al merito. Anche in Università dunque le scelte sono state ispirate dalla meritocrazia che ha premiato le donne con diverse posizioni di grande rilievo.
Nell’intervento successivo, Roberta Colombari, Engineering Governance Director Electronic Division di Leonardo, rispondendo ad una serie di domande che le sono state proposte dalla Coordinatrice, ha avuto modo di sottolineare, sulla base della sua pluriennale esperienza nel contesto industriale, l’importanza, per il conseguimento degli obiettivi, del lavoro di squadra basato sul coinvolgimento sinergico delle compagini maschile e femminile, basato sull’alleanza fra uomini e donne che deve essere sostanziata e resa virtuosa. Ciò in piena sintonia con il tema centrale del nostro evento.
Le conclusioni sono state affidate al presidente di Federmanager Liguria, Ing. Marco Vezzani che ha voluto concludere raccontandoci di tre donne che ha avuto occasione di incontrare durante il suo percorso professionale e che per diversi motivi lo hanno supportato, fatto riflettere ed ispirato: è stata una narrazione particolarmente avvincente e decisamente motivante che ha in qualche modo dato il “la” ai prossimi eventi Minerva che saranno incentrati, appunto, su donne ispiranti.
Ora non ci resta che proseguire su questa strada … avanti tutta… insieme!!!
Vi aspettiamo presto!!
PROGRAMMA 2021
Il Comitato Esecutivo del Gruppo Minerva Liguria ha messo a punto il programma per il 2021. Ormai mancano davvero solo gli ultimi dettagli.
Gli obiettivi del gruppo sono molto ambiziosi. Vogliamo che Minerva possa essere di riferimento per tutte le donne manager. Siamo consapevoli delle difficoltà e dell’impegno rilevante che questo comporta, ma siamo altrettanto convinte di riuscirci con l’aiuto di tutti.
Il progetto, nei suoi contenuti, prende le mosse dall’esigenza, fortemente sentita, di favorire un cambio della mentalità e dell’approccio femminile al mondo del lavoro. Avvertiamo infatti, forte, la necessità che le donne acquisiscano una maggiore stima di se stesse e delle proprie capacità, in modo da riuscire a mettersi in gioco e ad affrontare, con giusta fiducia, determinazione ed entusiasmo, le difficoltà innegabili del loro percorso di crescita.
Gli obiettivi che, in particolare, noi di Minerva ci siamo poste sono:
- instaurare una cultura della qualità e della managerialità della donna focalizzata su bisogni concreti
- sviluppare una cultura della sostenibilità economica e sociale
- strutturare una rete inclusiva per lo sviluppo di azioni mirate al consolidamento della posizione manageriale della donna
- innescare azioni di cambiamento e di massa critica verso il ruolo della donna manager in azienda e nella società (i.e. equità nei redditi e nei salari, transazione tecnologica sostenibile, tassazione equa, mobilità intergenerazionale, non segregazione verticale nelle sedi di rappresentanza, etc.).
Per poterli conseguire, abbiamo previsto una serie di incontri con donne italiane e straniere che, in ambito territoriale ligure, nazionale o internazionale, ricoprano ruoli di rilievo nell’ambito dell’industria, del business e della tecnologia e che possano testimoniare la loro esperienza di successo, attraverso il loro essere Inspiring Women, costituendo modelli a cui ogni donna, ogni professionista si possa appunto ispirare, trarre insegnamento e migliorarsi.
Tali incontri saranno focalizzati in particolare su due aspetti: l’internazionalità e il gender gap.
Le relatrici degli incontri esporranno il loro percorso di vita e crescita professionale evidenziando in che misura tali aspetti l’abbiano influenzato, positivamente o negativamente, in funzione dell’approccio da loro stesse adottato.
Una questione rilevante che porremo loro è certamente capire se sia più facile chiudere il gap all’estero o comunque se a questo abbia contribuito l’aver avuto in curriculum esperienze all’estero. Se dovesse emergere una risposta affermativa, allora Minerva potrà porsi come parte attiva nel contribuire concretamente ad aiutare le donne ad accedere all’internazionalità offrendo loro opportunità concrete, come ad esempio l’accesso a reti e network internazionali.
Sul territorio ligure, auspichiamo di poter avviare un progetto pilota, in collaborazione con tutti i Gruppi di Lavoro di FEDERMANAGER Liguria e le Aziende della Regione, nell’ottica di far crescere giovani donne manager, seguirle nel loro percorso, tramite azioni di mentorship, offrendo anche formazione di alto profilo.
In questa ottica, le nostre relatrici potranno aiutarci a capire i momenti salienti del loro percorso, ad esempio le difficoltà incontrate nel lavorare all’estero e, in questo caso, anche le soddisfazioni ricavate da una scelta consapevole e motivata dall’orgoglio di portare un pezzetto di eccellenza italiana verso incarichi e tavoli prestigiosi e riconosciuti a livello internazionale.
Per fare tutto ciò, contiamo sul contributo di tutti, “in primis” delle donne manager che già partecipano al nostro gruppo, ma anche di tutti quelli, uomini e donne, che vorranno in qualche modo unirsi a noi per contribuire al raggiungimento dei nostri obiettivi.
Approfittiamo infine di questo momento per dare la notizia che è stato creato il “nostro” gruppo Linkedin e per invitare tutti gli interessati alle nostre tematiche ad aderirvi. Auspichiamo che possa essere uno strumento importante e vivo di condivisione di argomenti che possa estendersi ad includere anche contatti esterni che possano portare valore aggiunto alle tematiche del management.
Il gruppo è già attivo: per aderire e partecipare è necessario cercare su Linkedin Gruppo Minerva – Federmanager Liguria ed inviare la richiesta di adesione.
Noi di Minerva vogliamo fare grandi cose ….. e le dobbiamo e vogliamo fare insieme! Anche con l’importante contributo dei colleghi uomini, anch’essi invitati, se interessati, ad iscriversi al nostro gruppo su Linkedin.
Inoltre UTILIZZATE il modulo in calce per inviarci le vostre considerazioni e i vostri pensieri.
Di seguito trovate il nostro regolamento.
I fondamentali del nuovo regolamento.
SINTESI Regolamento MINERVA LIGURIA
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